FROSINONE. Questa mattina, la Polizia di Stato ha ricordato il Commissario Giovanni Palatucci, in occasione dell’anniversario della sua morte avvenuta il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Dachau.

Il giovane poliziotto nel 1937 venne assegnato alla Questura di Fiume, della quale sarà il Questore reggente dal febbraio del 1944 fino al momento del suo arresto da parte della polizia tedesca, avvenuto nel settembre dello stesso anno.

A Fiume riuscì ad organizzare una rete di prima assistenza per aiutare i perseguitati dal regime nazista e per questo fu tradotto nel campo di sterminio di Dachau. Il 10 febbraio 1945 morì, a 36 anni, a pochi giorni dalla Liberazione. Per il valoroso contributo nel salvare tante vite innocenti dal genocidio nazista, Palatucci è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme, oltre ad essere insignito della Medaglia d’Oro al Valore Civile alla memoria dello Stato italiano.

Nell’ambito delle tante iniziative svoltesi a livello nazionale per ricordare la sua figura, la Questura di Frosinone gli ha voluto dedicare un pannello biografico che è stato posizionato all’ingresso della palazzina che porta il suo nome. La cerimonia di commemorazione si è svolta alla presenza del Questore, dei funzionari, del cappellano e dei rappresentanti dell’associazione A.N.P.S. di Frosinone, che tra l’altro porta proprio il nome di Giovanni Palatucci, con la partecipazione di tantissimi poliziotti e dipendenti civili.

Il Questore ha voluto sottolineare il significato del gesto eroico di un uomo delle Istituzioni che non è rimasto indifferente di fronte alle atrocità commesse dal regime nazista e si è anzi adoperato per contrastarle, dando un fulgido esempio dei valori di solidarietà, vicinanza e prossimità che ancora oggi ispirano la nostra professione.

(fonte www.poliziadistato.it)

In occasione dell’anniversario della morte del commissario Palatucci, avvenuta il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Dachau, la Questura di Roma, al fine di ricordare il suo nobile sacrificio, ha organizzato un’iniziativa in suo onore.

Una pianta d’ulivo, simbolo di forza e resistenza, proveniente dalle colline di Gerusalemme e  donata dalla Fondazione Keren Kayemeth Lelsrael Italia Onlus, è stata piantumata nel giardino dell’Istituto Superiore Domizia Lucilla – Sezione Agraria Federico Delpino, già da anni aderente al Progetto “Scuole Sicure”, e in occasione dell’anniversario è stata scoperta al suo fianco una targa in memoria dell’eroico funzionario di polizia, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei stranieri ed italiani, consapevole dei gravissimi rischi personali.

Hanno partecipato all’iniziativa, alla presenza del  Prefetto di Roma Matteo Piantedosi e del Questore di Roma Mario Della Cioppa,  l’assessore alle attività produttive e alle pari opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, il vice presidente della Fondazione KKL Italia Onlus, Daniel Hayon, il presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo di Segni.

Dopo l’intervento iniziale di saluto a cura del Dirigente scolastico, dell’Istituto Superiore “Domitia Lucilla”, dott.ssa Maria Adele De Caro, si sono susseguiti gli interventi delle principali autorità presenti, dai quali è emersa l’importanza della figura di Giovanni Palatucci e la grandiosità di un uomo che, fedele al suo cuore e ai suoi valori, è  riuscito  a salvare migliaia di persone, esempio per tutti noi, ma soprattutto per le nuove generazioni.

Anche alcuni studenti hanno voluto rendere omaggio alla figura del valoroso Funzionario di Polizia, leggendo alcuni passi tratti da “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

La cerimonia si è conclusa con la lettura di un salmo da parte del rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni e di monsignor  Roberto De Odorico presidente dell’Associazione Giovanni Palatucci.